Ieri mattina ho iniziato la giornata in maniera un pò diversa dal solito.
Mi presento, come da una settimana, nella stazione di castello, dieci minuti dalla mia casa natale, befana, pasqua e pasquetta, quando ad un certo punto.
Insomma il punto è che si avvicina un barbone, ma non un barbone-barbone, con tutto il rispetto per i barboni. Era una via di mezzo. Vestito quasi decetemente e non ubriaco.
Mi domanda:
'Dove va questo treno?'
Pizzulata: 'Firenze, campo di marte però..'
Barbone: 'okkei allora prendo questo e poi vo a Roma'
P: 'bella Roma'
B: 'si, io sono di Roma, ma tifo Fiorentina'
Nel mentre di questi discorsi, il barbone, ormai amico, aveva notato che avevo con me una borsa, il motivo? Una partitella di calcio con colleghi alla sera.
A questo punto (e siamo a due), il barbone leggendo campi bisenzio sulla borsa, mi domanda:
B:'Ah campi, ma sei un trans?'
P:'Bhe, al massimo un giocatore..'(rimango un pò così)
B:'No, dico sei un trans?'
P:'Scusa, non ho capito...'(ancora più così)
B:'Sei un ulTRA(n)S?'
Ahhhhh...mannaggia amme e cosa avevo capito. Scoppiamo tutti e(d)due a ridere e nel mentre della risata, B mi dice:
'me la regali la borsa'...
P:'Certo, ed io come gioco stasera?...'
Insomma, dette altre due battute e altri due mezzi corteggiamenti (aiuto!), barbone si allontana.
Io ho preso il mio treno, lui non so quale, perchè sul mio non è salito.
Arrivato in ufficio, ho raccontato questo fatto a tutti i miei colleghi, i quali stamani hanno pensato bene di salutarmi così: 'Ciao trans, come va?'.
Mia mamma aveva ragione, mai parlare agli sconosciuti, e se lo fai, non dirlo a nessuno.
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